A sinistra la vittoria della Juventus, e a destra la vittoria dell'Inter, ovvero la vincitrice dello scudetto 2006.
Dopo tante discussioni e tanta attesa, è arrivata al capolinea la faccenda della revoca dello scudetto all'Inter del 2006.Infatti, l'Inter è ancora proprietaria dello scudetto, e non gli è stata fatta nessuna revoca, manca solo l'ufficialità..
Ovviamente una notizia buona per i neroazzurri, che dopo la nuova esplosione del caso calciopoli era stata messa in mezzo.I microfoni della Rai hanno inseguito Massimo Moratti che però non ha detto poche parole: "Lo scudetto del 2006 non sarà revocato? Ho letto anch'io, è certamente una bella notizia". Poche parole ma molto significative del patron neroazzurro.
LA REAZIONE JUVENTINA:Anche se questa decisione non verrà accolta bene in casa juventina, dove sicuramente inizieranno tante discussioni di disapprovazione, infatti il Presidente della Juventus non è molto felice, anche per le parole di qualche giorno fa che incolpavano il calcio italiano e di come la FIGC sia incapace di gestirlo, queste le sue parole:
"La Fiorentina e i suoi principali azionisti hanno correttamente sottolineato la disparità di trattamento subita da alcune società calcistiche nel 2006. Una disparità che rischia di perpetuarsi se le indiscrezioni di questi giorni dovessero essere confermate da Consiglio Federale di lunedì 18.Il dialogo tra gli attori principali del mondo del calcio è certamente auspicabile, ma le condizioni di parità tra questi soggetti devono ancora essere garantite, anzi ristabilite, dopo 5 anni di doppiopesismo.Ribadisco che ogni azione legale sarà esperita a tutela della Juventus, se l'ordinamento sportivo dimostrerà di non essere in grado di garantire ai suoi membri pari dignità ed eguale trattamento. Questo non è il tempo della burocrazia, questo è il momento della sostanza. Il dialogo potrà stabilirsi solamente quando queste condizioni saranno garantite.Qui non è in gioco l'onorabilità delle persone, che in taluni casi non sono in condizione di argomentare, qui è in gioco la credibilità del sistema"
MA DAI NON DIAMOLO A NESSUNO!:C'è stato qualcuno che però ha pensato che lo scudetto non dovesse per niente essere assegnato, ovvero: Cobolli Gigli,perchè sottolineava che in quel periodo si parlava troppo con gli arbitri e quindi non si doveva assegnare a nessuno, queste le sue parole:
"Era un periodo in cui i dirigenti parlavano troppo con gli arbitri. Prima di tutto la Juventus ma anche altre squadre, tra cui l’Inter, erano coinvolte in tutto ciò.Possiamo dire che fosse un mal comune e credo, quindi, che quello scudetto non debba essere assegnato. Se si parla di prescrizione vuol dire che sono scaduti i tempi entro cui le decisioni andavano prese. Mi chiedo se, però, queste decisioni potevano essere prese nei tempi stabiliti.E’ stata una decisione presa con troppa fretta, credo che sia ancora tutto aperto. Comunque vada sarà una soluzione difficile da superare ma io durante il mio periodo di presidenza non ho niente da rimproverarmi perché dopo la Serie B siamo riusciti a tornare in Serie A nonostante una grossa penalizzazione, arrivando a giocarci due Champions League. Il merito è da attribuire prima di tutto ai giocatori che hanno deciso di calarsi in una realtà che era nuova per loro, al mister Deschamps e alla società di allora".
Pierluigi Natale
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