David Ferrer portato in trionfo dai compagni dopo aver conquistato il punto decisivo che porta la sua nazione alle semifinali della manifestazione (Foto da Daylife) |
L'Argentina di Del Potro, che ha asfaltato per 5 a 0 il Kazakhstan, sarà ospite della nazione campione uscente: la Serbia. Quest'ultima potrà schierare l'indiscusso numero uno del momento Djokovic,
da sottolineare il fatto che i serbi hanno vinto in Svezia senza Djokovic per l'appunto.
Nell'altra semifinale si incontreranno la Spagna, che ha vinto senza Nadal in un difficile incontro contro gli Stati Uniti fuori casa, e la Francia che ha avuto la meglio sulla Germania. Quest'altra semifinale sarà ancora più interessante visto l'ultimo precedente dello scorso anno in cui i francesi, capeggiati da uno splendido Llodra, su un campo che dire velocissimo è dire poco li sconfissero. Stavolta però la scelta del campo spetta alla Spagna, quindi terra battuta.
A fare da contorno a queste semifinali che già da sole basterebbero ci sono da giocare anche gli spareggi a settembre. L'Italia per l'ennesima volta cercherà di tornare nel World Group (la serie A della Davis) da cui manca da circa 10 anni, e per rientrarci dovrà battere il Cile in casa, e molti appassionati più avanti con l'età sicuramente ricorderanno la grandissima impresa del 1976 quando Barazzutti, Panatta, Zugarelli e Bertolucci sollevarono insieme al capitano Pietrangeli per la prima volta l'insalatiera.
Ai nostri tempi l'Italia può disporre di un semi-ritrovato Bolelli, Starace e Fognini, ma con la solita incognita per il doppio. Contro la Slovenia Starace è stato affiancato da Bracciali, ma sappiamo che a capitan Barazzuti piace spesso e volentieri cambiare, non proprio una buona idea, e di conseguenza il doppio azzurro non è mai stato sinonimo di sicurezza costanza e soprattutto vittoria.
Certo i nostri singolaristi non saranno certo i Fab Four ma l'Italia ha tutte le carte in regola per stare stabilmente nel World Group. Questa volta l'ostacolo è il Cile fuori casa, un avversario più che abbordabile. Sulla terra i nostri se la cavano, sul veloce hanno difficoltà quindi la scelta del campo sarà fondamentale e per sfortuna saranno i nostri avversari a scegliere "il terreno di scontro".
Dalla nostra abbiamo la classifica e i dati anagrafici. I nostri giocatori sono quasi tutti tra i primi 100, per trovare il primo cileno bisogna invece sporgersi al numero 108 della classifica e il sopra detto è Paul Capdeville. Ok come nome non fa tanta paura ma il Cile potrebbe schierare un certo "Mano de Pedra" Gonzalez e il fido Massu, due giocatori che in giornata fanno male. Entrambi però sono un tantino stagionati e soprattutto Gonzalez, che è anche il più pericoloso, rientra da un infortunio e quindi non è e speriamo non sarà ancora al cento per cento.
In definitiva, tirando le conclusioni l'Italia è favoritissima e stavolta DEVE vincere.
Infine, abbiamo citato i primi due del mondo, è giusto dire che anche Murray e Federer erano impegnati, seriamente loro, in questa settimana di Davis. Le loro nazioni non vanno benissimo e loro da buoni gregari quasi hanno fatto il loro dovere. Lo svizzero ha portato due punti(un singolare e il doppio) alla sua Svizzera e a settembre affronterà l'Australia per tornare nel World Group. Murray invece ha fatto gli straordinari contro il Belgio, vincendo i due singolari e il doppio in coppia con il fratello. Anche se a giudicare dal triplo 6-0 rifilato al povero Bram non ha fatto tanta fatica. Adesso la Gran Bretagna affronterà in casa l'Ungheria per portarsi nel gruppo 1 (la serie B di Davis).
Simone Milioti
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