Nagatomo si allena con l'Inter nel ritiro di Pinzolo. Inter.it
Ma perché è nata questa consuetudine?
Oggi giorno le squadre di calcio hanno la necessità di prepararsi al meglio per tutte le partite che dovranno affrontare durante la stagione. Siamo arrivati a squadre che di fronte si trovano 60 partite da giocare in 9 mesi, quasi tutte al massimo livello. Qui appunto la necessità di ritirarsi ed iniziare la preparazione già i primi giorni di luglio, a poco più di un mese dalla fine delle ostilità della stagione precedente. Dopo le brevi vacanze tutti i calciatori si ritrovano assieme ai compagni di squadra, vecchi e nuovi, insieme al mister e a tutti gli addetti della squadra. Alcune squadre, come ad esempio il Milan Campione d’Italia, si è radunato al suo abituale centro sportivo di Milanello, e cosi han fatto altre squadre; mentre altri club hanno scelto luoghi di montagna: l’Inter a Pinzolo, la Juventus a Bardonecchia (TO), il Napoli a Dimaro, nella Val di Sole trentina.
I muscoli dei calciatori, dopo il mese di vacanza, hanno bisogno di un attentissimo e minuzioso “risveglio”, per evitare infortuni e problemi vari; un lavoro molto studiato e organizzato permette quindi il ritorno al massimo della condizione dei giocatori. E’ proprio in questi ritiri che i giocatori, sotto le attente cure dei preparatori atletici, cercano di ritrovare con calma la migliore condizione possibile prima dell’inizio della stagione.
Ma cosa si struttura una giornata di allenamento in un ritiro pre-campionato?
I ritmi non sono forsennati: la mattina i giocatori, dopo una buona colazione, svolgono un lavoro improntato sull’atletica e sullo stretching; dopo un pranzo leggero, infatti anche l’alimentazione deve essere molto curata e mirata, e un breve riposo, gli atleti svolgono un lavoro pomeridiano più intenso, con altro lavoro atletico e corsa (magari in mezzo alla natura incontaminata dei luoghi scelti). I giocatori toccano veramente il pallone per la prima volta dopo almeno qualche giorno di risveglio muscolare. Dopo circa una settimana, entrano nel vivo della preparazione, iniziando ad intensificare il ritmo delle sedute di allenamento; si organizzano partite amichevoli contro squadrette locali prima, e con squadre poi sempre più forti. Ovviamente queste partite servono per mettere a punto gli schemi tattici studiati durante le sedute di allenamento e per effettuare nuovi esperimenti sempre a livello tattico.
Nei ritiri il lavoro non è continuo, infatti ogni tanto le squadre concedono delle giornate libere ai propri tesserati. Ogni giocatore ha ovviamente la libertà di scegliere come meglio impiegare le sue ore di libertà, magari con la famiglia; ma non è raro trovare gruppi di calciatori che si cimentano in avventure bizzarre: ad esempio un gruppo di giocatori partenopei in ritiro a Dimaro, si sono dati al rafting, effettuando una discesa lungo il torrente della valle, a bordo di un canotto e con tutte le protezioni del caso.
Federico Scotto
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