Arrigo Sacchi e Josè Mourinho
Sacchi-Capello-Ferguson-Mourinho. Analogie e differenze degli allenatori che hanno fatto la storia del calcio.
Arrigo Sacchi. Nella storia del calcio nessuno lo ha cambiato in modo così radicale quanto lui. Regola del fuorigioco, difesa a zona, movimenti sincronizzati delle punte e, soprattutto, metodi di allenamento che hanno cambiato il modo di concepire il calcio, trasformandolo da gioco di squadra, dove emergeva in modo particolare il singolo, a sport collettivo.
Fabio Capello. L'uomo di Pieris è l'emblema dell'italianità. Fortemente in controtendenza rispetto alla scuola precedentemente descritta e caratterizzata da un unico target: la vittoria. Concretezza, organizzazione difensiva, dedizione al lavoro, andando a sperare, magari, nella giocata del campione.
Alex Ferguson. Merita un discorso a parte Sir Alex Ferguson, siamo in presenza dell'allenatore più longevo della storia del calcio. Nella sua carriera non sono mai esistite le gerarchie: via Cantona dentro Beckham, via Beckham dentro Ronaldo(acquistato a 17 anni e ceduto per 95 milioni). Se un politico dovesse ispirarsi a qualcuno per comporre la sua campagna elettorale, immaginando Manchester United e Liverpool come 2 fazioni contrapposte, potrebbe tranquillamente ispirarsi alla seguente citazione dell'uomo di Aberdeen, nel lontano '86: "Nel momento in cui sono stato assunto come manager dei Red Devils mi sono ripromesso una cosa, il Manchester riavrà la sua egemonia nel Regno Unito e nel Mondo, sorpassando perfino il Liverpool". A qualche decennio di distanza, possiamo dire che la profezia si è avverata.
Josè Mourinho. Il portoghese verrà studiato nei libri di storia. Lo strapotere mediatico, la personalità, il suo usare i giornalisti come pedine del suo scacchiere lo porteranno di diritto nell'Olimpo, non solo degli allenatori, ma dei migliori sportivi di sempre. L'uomo di Setubal ha apportato le caratteristiche positive di tutti gli allentori che hanno contribuito a fare grande il calcio. Nessun calciatore ha mai osato lamentarsi dei suoi metodi di allenamento, della sua sapienza tattica, della sua dedizione al lavoro. Arrivo al campo di allenamento due ore prima degli altri, preparazione maniacale dei big match, accuse all'ambiente per attirare tutta la pressione su se stesso.
Nonostante le differenze, trovare delle analogie è quanto mai scontato: basta guardare il palmares!
Jacopo Di Caprio
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