Biabiany: "Sono pronto per sorprendere"


Vi proponiamo di seguito un'intervista realizzata da inter.it a Jonathan Biabiany, al suo ritorno in nerazzurro dopo esser cresciuto nelle giovanili della stessa società:

Più che un arrivo, il tuo è un ritorno. Ti ha ripreso una squadra che ha vinto tutto, deve credere quindi molto in te.

"Mi fa molto piacere essere ritornato qui, a casa. Mi fa molto piacere potermi allenare con tutti questi campioni, cercherò di imparare da loro e di migliorare il più possibile".

Il Parma è stato un vero e proprio trampolino per te, ti senti di dire qualcosa in merito?
"Sono molto contento di essere qui, però ho anche un po' di tristezza per aver lasciato i miei compagni del Parma, con i quali mi ero trovato molto bene, mi hanno aiutato in tutto".

Tu sei francese e la Francia, come l'Italia, ha fatto una brutta figura in questo Mondiale. Cosa ne pensi?
"Penso che non ha fatto sicuramente una bella figura, però sono cose che succedono, e adesso penso che ripartiranno bene".

Tu pensi di poter andare in Nazionale?
"Il mio obiettivo è anche quello di arrivare in Nazionale, vediamo se un giorno mi convocheranno".

Rispetto a quando te ne sei andato dall'Inter, in cosa pensi di essere migliorato?
"Ho fatto un po' di esperienza e sono anche migliorato fisicamente e tatticamente".

Che impressione ti sei fatto di questi primi due giorni? Diversità rispetto a quando ti era capitato di allenarti con José Mourinho?
"Con Mourinho non mi sono allenato tanto, avevo solo fatto dieci giorni di ritiro, poi ero andato subito a Modena, prima di andare a Parma. Con Benitez sono i primi allenamenti, non posso dire tanto, però anche con lui si lavora con la palla, forse si fa un po' più di corsa, ci ha già detto che faremo lavoro aerobico".

Tu sei un attaccante atipico, anche per la velocità. A chi credi di assomigliare? A chi ti ispiri?
"Ho sempre cercato di prendere esempio da Thierry Henry e Ronaldo, i miei due giocatori preferiti. Però cerco sempre di fare il mio lavoro e di migliorare in tutto".

Cosa significa per te essere stato richiamato dall'Inter?
"Vuol dire tanto per me che una squadra così importante punti su di me, sono molto felice di essere tornato a giocare qui".

Ti aspetti che l'Inter possa ripetersi nei trionfi?
"L'obiettivo è sempre quello di vincere tutto: ci possono essere delle sconfitte ma l'obiettivo dell'Inter è sempre quello di vincere tutte le competizioni".

Hai già scelto il numero?
"Ancora no, mi hanno detto quali numeri erano liberi e quali avrei preferito. Io detto il 7, il 20 e il 99, ma non so ancora quale avrò".

Pensi che per te sia il momento giusto per arrivare all'Inter?
"Penso che può essere un momento importante della mia carriera. L'obiettivo è quello di provare e fare bene".

Hai già giocato con Mario Balotelli, lo ritrovi adesso dopo due anni: l'hai trovato cambiato?
"Con Mario, anche quando ero via, ci siamo sempre sentiti. Adesso che sono tornato, per me è sempre uguale. Forse calcisticamente certo è migliorato, ma a parte quello per me lui è sempre uguale".

Oggi abbiamo visto che correvi nel gruppetto dei 'senatori', ti senti già parte del gruppo dei grandi?
"Ancora no, sono appena arrivato, devo ancora dimostrare, devo cercare di fare del mio meglio per poter aiutare i compagni".

Con quali obiettivi personali arrivi all'Inter, visto la grande concorrenza che c'è?
"Sono arrivato qui per cercare di fare più partite possibili e per imparare dai miei compagni, poi è ovvio che spero di fare più presenze possibile e di vincere dei trofei".

Si è parlato tanto della tua velocità, si diceva che eri molto forte nei 100 metri e che avevi un passato nell'atletica. È vero?
"Non ho fatto molto in realtà, prima del calcio ho fatto un po' di corsa ma è stato un periodo durato solo sei mesi, quindi non penso che sia stato quello che mi ha aiutato ad essere così veloce. Penso che è semplicemente una cosa che ho come caratteristica naturale e basta".

Nessun commento:

Posta un commento