New York non vince più. Richardson affonda LA








Quinta sconfitta consecutiva, quarta al Madison dove i Knicks per il momento sono usciti con il sorriso una sola volta e periodo buio che continua ad allungarsi per il team della Grande Mela. Questa volta a mettere il bastone tra le ruote di New York, ci pensano gli Houston Rockets (sempre senza Yao) che approfittano delle 12 palle perse dei Knicks per segnare punti facili, cosi come sono abbastanza facili quelli presi a difesa schierata da parte di Kevin Martin e Luis Scola. Il primo dall’arco ed in velocità (28 punti), il secondo cl centro dell’area dove ha trovato poca resistenza da parte dei lunghi dei Knicks. Risultato ancora un ko interno nonostante i 25 e 8 rimbalzi di Amare Stoudemire. Per il ‘Gallo’ serata agrodolce, l’ex Milano è stato poco sfruttato sugli scarichi per il tiro da tre (0/1) e ha chiuso il match con 14 punti, 4 rimbalzi, attaccando di più il canestro viste le 9 volte che è andato in lunetta (6/9).

THREE IS THE MAGIC NUMBER - Ventidue tiri da tre mandati a bersaglio su 40 tentativi e nuovo record di franchigia per i Suns. E’ tutta in questo dato statistico la vittoria a Los Angeles dei Suns che hanno crivellato la retina dei Lakers con una continuità spaventosa. A guidare le danze Jason Richardson ed il suo 7/10, a ruota il 3/5 di Dragic, il 5/7 di Turkoglu, il 2/3 di Nash ed infine il 4/9 di Frye che più volte ha costretto i lunghi losangelini ad uscire dall’area. Alla fine sono 121 i punti incassati da LA, in casa, per il secondo stop di fila contro una squadra da playoff della Western Conference, dopo aver perso il confronto con i Nuggets. In casa Lakers triplo ventello, Bryant-Gasol-Odom, ma con il Black Mamba che ha buttato all’aria 8 palloni che stonano con i 14 assist. Malissimo dalla lunga distanza i padroni di casa che ne mettono solo 9 su 23 tentativi.

L’ESPERIENZA CONTRO LA GIOVINEZZA - Sono i San Antonio Spurs l’unica squadra ad Ovest a tenere il passo dei New Orleans Hornets. Otto le vittorie in fila per la formazione di Marco Belinelli, sette con una sola sconfitta quelle degli Spurs che ritrovato il suo ‘Big Three’ sembra essere tornata quella competitiva di un tempo. Ad onor del vero ne bastano due del ‘Big Three’ per battere i Thunder della coppia Westbrook-Durant. Tutto nelle mani di Tony Parker e Manu Ginobili: 55 punti in due e opera completata da chi meno te lo aspetto, Matt Bonner. Il ‘rosso’ tiratore chiude con 21 punti e 7/7 dalla lunga distanza scavando il solco per la vittoria.

LE ALTRE -Tornano a vedere la luce gli Atlanta Hawks (grazie ad Horford e Josh Smith) che dopo quattro ko di fila riassaporano il gusto del successo casalingo. A farne le spese sono i T’Wolves di Kevin Love che dopo il doppio 31 contro i Knicks torna ad essere normale con 22 e 17 rimbalzi. Mentre vincono in trasferta sul campo dei Kings i Pistons con tutta la squadra del Michigan a bersaglio con un minimo di 6 punti.


I RISULTATI
Atlanta Hawks-Minnesota T’Wolves 111-105 (Smith 23, Horford 28; Love 22 e 17 rimbalzi, Beasley 25)
Sacramento Kings-Detroit Pistons 94-100 (Landry 19, Evans 20; Stuckey 17, Gordon 16)
Oklahoma City Thunder-San Antonio Spurs 104-117 (Durant 23, Westbrook 19; Parker 24, Ginobili 21)
New York Knicks-Houston Rockets 96-104 (Stoudemire 25, Gallinari 14; Scola 24, Martin 28)
Los Angeles Lakers-Phoenix Suns 116-121 (Bryant 25, 14 assist e 8 palle perse, Gasol 28, Odom 22; Richardson 35, Nash 21, Frye 20)


Anthony Frioni

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