NBA - Pierce, il losangelino leggenda dei Celtics


“The Truth” è nato a Inglewood ma ha scritto la storia dei biancoverdi, i Celtics, acerrimi rivali dei Lakers. Il 3 novembre ha toccato quota 20.000 punti con Boston

Losangelino doc, tifoso dei Lakers da ragazzo ed ora un pezzo di storia della franchigia rivale per eccellenza, quella dell’odiato Larry Bird, quella dei sette titoli consecutivi, quella che della squadra più vincente del panorama Nba. Insomma la più classica delle storie americane per Paul Pierce, alias The Truth (la verità), che invece è entrato nella memoria storica dei Celtics e non ne uscirà più, ancor di più dopo il 3 novembre, quando con i 23 punti contro i Bucks ‘Double P’ è divenuto il terzo giocatore di Boston a raggiungere quota 20.000.

CELTICS MILESTONE - «Quando ho messo piede in campo sapevo che mi sarebbero bastati 23 punti per raggiungere questo traguardo. Però non c’ho pensato più di tanto, giusto per non mettermi pressione e pensare solo al risultato. Poi è arrivato il momento del 23esimo punto e ho tirato il libero. E’ stato un momento emozionante, ho ripensato a tutti gli anni che ho trascorso con questa maglia e tutte le volte che i fans mi hanno sostenuto».

LE UNDICI PUGNALATE NEL 2000 – Un anno e poco più di Nba e 22 di età. La seconda stagione con la maglia dei Celtics (decima scelta per Boston un anno prima e proveniente da Kansas) è quella più drammatica dal punto di vista personale: 25 settembre e 11 pugnalate al petto in un pub e vita a rischio. Operato d’urgenza e salvo per miracolo (grazie anche all’intervento tempestivo di Tony Battie e del fratello che gli prestarono soccorso) a poco dall’inizio della stagione agonistica. «Sono cresciuto nel ghetto, sono salvo per miracolo. Il basket rappresenta il regalo più grande della mia vita».

LA CONSACRAZIONE NEL 2006 – La migliore in termini di punti, la migliore in termini di leadership, il passo più importante verso la storia. Settantanove partite per 26,8 punti di media (ai quali aggiunse 6 rimbalzi e 4 assist abbondanti) e la striscia più lunga nella storia dei Celtics con almeno 30 punti. Tredici le partite in fila per ‘The Truth’ con almeno 30 punti tra il 4 febbraio ed il 12 marzo.

IL TITOLO NEL 2008 – Dopo la stagione segnata da 42 partite e l’infortunio che lo tenne fuori per il resto della stagione, arriva il momento più significativo della carriera. Il front office dei Celtics smentiscono le voci di una ‘trade’ ma mettono assieme il primo vero ‘Big Three’ dell’era moderna. Da Minnesota arriva Kevin Garnett, da Seattle Ray Allen per un trio con un unico denominatore comune: vincere il primo titolo Nba. La regular season è una sorta di cavalcata trionfale (66 vittorie e 16 sconfitte). Tutto lascia presagire che il nuovo ‘Big Three’ possa arrivare fino in fondo. Presagio che diventa una certezza quando in gara7 della semifinale di Eastern Conference rimanda i sogni di gloria di Lebron eliminando con 41 punti i Cavaliers. La Finale di Conference è una battaglia all’ultimo canestro con i Pistons, all’orizzonte si profila una classica d’altri tempi: Celtics contro Lakers per il titolo Nba. Pierce contro Bryant come Bird contro Magic. Una serie con tutti gli occhi del mondo addosso. Una serie ricca di pathos. Il punto esclamativo arriva in gara6. Boston spazza via Los Angeles con il punteggio di 131-96, i Celtics vincono il loro 17esimo titolo, Garnett, Allen e Pierce il loro primo in carriera, con quest’ultimo che si porta a casa il titolo di Mvp delle Finals.

CAMPIONE IN CAMPO E FUORI – Le origini sono qualcosa che non si dimenticano e Pierce non ha dimenticato le sue. Quelle di Inglewood, quelle che ha superato grazie al basket e al talento. Origini che lo hanno portato ad impegnarsi affinché altri ragazzini, di Boston, potessero essere aiutati cosi come il basket ha aiutato lui. Nasce ‘The Truth Foundation’ il cui compito è di fornire condizioni di vita migliori specie per i meno abbienti. Il tutto attraverso programmi di mentoring, tecnologia ed altre attività educative connesse a tutta una serie di promozioni per la valorizzazione di ambienti stabili e sicuri per i bambini.

LA CARRIERA IN NUMERI - Più di 880 partite giocate per una media di 37 minuti per notte. Dodici gli anni di carriera e tutti con la maglia dei Celtics; 22,5 la media punti in stagione regolare (6,1 rimbalzi e 3,8 assist) e 21,4 quella nei playoff (6 rimbalzi e 3,4 assist). Otto apparizioni all’All Star Game con 10,9 punti di media. Due convocazioni a Usa Team nel 2002 con 19 punti in 9 partite e nel 2006, poi rifiutata per problemi fisici; un titolo Nba, uno di Mvp delle Finali e quello di Rookie of The Year nel 1999.


Anthony Frioni

2 commenti:

  1. Bel Blog! complimenti!
    P.S bll anke l'articolo :)

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  2. peccato che l'articolo è stato copiato dal corriere dello sport on line ed è mio...

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