Vuelta a España. Seconda settimana: Cobo in vetta, crollo di Nibali.

Juan José Cobo all'attacco domenica sull'Angliru. (daylife)


Secondo giorno di riposo al termine della seconda settimana. Nella quale è successo un po' di tutto, e i big hanno un po' deluso: dal ritiro di Scarponi alle crisi di Nibali e Rodriguez. Andiamo a vedere nel dettaglio le tappe e le azioni che hanno caratterizzato la seconda settimana di Vuelta.


L'undicesima tappa prevede un arrivo in salita, sul quale David Moncoutie (Cofidis) attacca e vince la tappa guadagnando punti preziosi per la classifica della maglia a pois. Dietro tra i big si muove per primo Rodriguez, che recupera poco sui diretti inseguitori (Nibali e Wiggins) che si trovano nel gruppetto subito dietro. Stupendo il lavoro di Froome: nonostante sia il leader delle generale lavoro instancabilmente per il suo capitano Wiggins, e a fine tappa gli cede la maglia.
Nella dodicesima tappa si arriva in piano, nessuna delle squadre dei velocisti riesce ad organizzare un treno decente per una volata, ci provano i cronomen dell'Htc, Martin, e della Leopard, Cancellara, ad aumentare l'andatura nel finale, ma Peter Sagan (Liquigas) fa tutto da solo e con una grandissima azione taglia per primo il traguardo.

La tredicesima tappa si presenta come una tappa ne piana, ma non presenta nemmeno grandi montagne da scalare, ci sono dei continui sali-scendi adatti alle fughe. Infatti ne parte una di circa 17 corridori che arriva fino alla fine, la spunta Michael Albasini (Htc) su Eros Capecchi (Liquigas) che arriva secondo non riuscendo a piazzare l'accelerazione finale. Dietro Nibali arriva insieme a Wiggins, ma guadagna 6" visto che a inizio tappa aveva disputato e vinto la volata per il traguardo volante.

La quattordicesima tappa è una delle due tappe più pesanti della Vuelta.
Rein Taarame (Cofidis) compie il suo capolavoro. Entra nella fuga giusta al km 2 della corsa e stacca gli altri compagni di fuga prima dell'ascesa finale, con lui David De La Fuente (Geox). Michele Scarponi (Lampre) che il giorno prima accusava un ritardo di oltre 28 minuti si ritira, la sua condizione non era affatto buona. Il team Katusha tira per tutto il giorno, ma nel momento di attaccare né Daniel Moreno, né "Purito" sono in giornata buona per attaccare, anzi Rodriguez va in crisi, e va in crisi anche Nibali; Wiggins se ne accorge e fa aumentare l'andatura a Froome, e stacca i suoi più diretti avversari. Nel gruppetto di Wiggins c'è anche Juan José Cobo (Geox), che negli ultimi km decide di attaccare. L'ammiraglia ferma il suo compagno in fuga, De La Fuente, consegnando così la tappa ad uno splendido Taarame, ma facendo anche guadagnare molto in classifica generale a Cobo, secondo all'arrivo.

La quindicesima tappa è la tappa regina di questa Vuelta 2011. Si arriva sull'Angliru, una salita con pendenza media del 10% e massina del 23.5%.
La fuga di giornata viene ripresa dagli uomini della Euskaltel prima dell'ascesa della montagna di prima categoria che precede l'Angliru. Sul prima categoria scatta Moncoutie che guadagna ancora punti per la classifica degli scalatori. Nel successivo tratto in discesa subito prima dell'Angliru è Peter Sagan (Liquigas) che fa l'andatura, appena comincia la salita lascia il passo ad Eros Capecchi, con subito Nibali a ruota, il che fa ben sperare. Il primo a partire è Carlos Sastre (Geox), il secondo è un uomo della Euskaltel, si pensa a Nieve, invece è Igor Anton in cerca del riscatto in questa Vuelta dove lui stesso ha ammesso di aver sbagliato preparazione. A 6.5 km all'arrivo parte Juan José Cobo (Geox), subito Froome si attacca alla sua ruota e dietro di lui Wiggins, Rodriguez e Menchov. Nibali non ce la fa a tenere il ritmo e si ritrova in un gruppetto qualche metro più indietro. A 5 km Cobo fa il vuoto: recupera chi aveva davanti e si invola da solo verso il traguardo. Dietro Froome fa quel che può, ma nel tratto al 23% accusa un attimo di crisi, Wiggins prova a partire da solo, ma si pianta, Rodriguez perde le ruote e in tutto questo anche la moto che seguiva questo gruppetto va giù. Cobo doma l'Angliru e prende anche la maglia rossa, Froome arriva nel secondo gruppetto insieme a Denis Menchov (Geox), che sembra in crescita. Wiggins arriva a 1'20", perdendo la maglia anche senza contare gli abbuoni guadagnati da Cobo e viene superato in generale da Christopher Froome (Sky). Il nostro Vincenzo Nibali (Liquigas) arriva a 2'30" dal vincitore.

Qui la classifica generale aggiornata alla tappa n° 15.

Adesso per quanto riguarda la maglia rossa per Nibali è difficile recuperare 3'27", anche se ci sono due tappe (la 17 e la 19) dove deve provare ad attaccare, visto che si tratta di tappe favorevoli alle sue caratteristiche. Anche se recuperare su Cobo è difficile, anche perché lo spagnolo può contare su due gregari d'eccezzione quali Sastre e Menchov. In casa Sky invece bisognerà vedere se Wiggins si metterà a disposizione di Froome che è sembrato più forte ed a soli 20" da Cobo, oppure l'ex-maglia rossa, Bradley Wiggins, continuerà ad essere capitano nonostante i 46" di differenza dalla maglia rossa.

Per quanto riguarda la maglia a pois, ovvero quella del gran premio della montagna, David Moncoutie (Cofidis) sembra lanciato versa la sua quarta vittoria di questa speciale classifica: manca solo la certezza matematica.

Invece per la maglia verde è tutto da vedere visto che in questa ultima settimana di Vuelta ci sono più tappe favorevoli ai velocisti, che agli scalatori. La maglia verde per ora è indossata da Joaquim Rodriguez (Katusha) che ha soli 15 punti di vantaggio sul giovane e promettente velocista della Liquigas, Peter Sagan.

Insomma la maglia verde è quella che sembra possa più facilmente cambiare proprietario le altre potrebbero restare addosso ai corridori che già le posseggono fino a Madrid.

Simone Milioti

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