Di Natale lotta con Song. Getty Images
L'Udinese fallisce l'impresa davanti al proprio pubblico sprecando molto e, dopo una partita giocata alla pari per 65' minuti, cede per 2-1 all'Arsenal di Arsene Wenger.
Siamo all'ottavo minuto quando la bandierina del fuorigioco nega il vantaggio a Di Natale. Un minuto dopo l'Arsenal però si fa viva con Gervinho che da posizione defilata chiama in causa un impeccabile Handanovic.
Al 23' Di Natale sfiora ancora la rete, con una botta a colpo sicuro che si stampa sul palo.
Il cronometro segna il minuto 31 quando Handanovic compie un doppio miracolo su Walcott prima e Van Persie poi. La rete del vantaggio friulano arriva al 39' con il protagonista assoluto (nel bene e nel male) Totò Di Natale, che servito ottimamente da Pinzi piazza la sfera con un colpo di testa; è 1-0.
L'Udinese dopo la rete del vantaggio è galvanizzata e domina fino al fischio che segna il termine del primo tempo.
Nella seconda frazione l'equilibrio domina, ma al 55' l'ennesimo cross di Gervinho viene sfruttato da Van Persie che con un tap-in vincente porta la situazione in parità. Il match, dopo l' 1-1, è tutto dalla parte dei Gunners ma al 58' è rigore per l'Udinese! Sul rigore si presenta Totò Di Natale; il capitano bianconero viene però neutralizzato da Szczesny che con un grande gesto tecnico devia in calcio d'angolo.
Da quel momento l'Udinese cala sia come tenacia che come morale e al 69' subisce il colpo del KO; Walcott parte in velocità e prima brucia Benatia poi batte Handanovic. Il friuli è ammutolito.
Gli ultimi 20 minuti di conseguenza sono pura formalità e Guidolin ne approfitta per mettere in campo il giovane e promettente Diego Fabbrini, ex Empoli.
Negli ultimi dieci minuti entra in campo anche German Denis, che domani approderà all'Atalanta.
Si conclude così l'ottima avventura seppur breve dell'Udinese in Champions League. Ora riposo e poi si riprende a mille, poichè Domenica al Friuli arriva la Juventus.
Lorenzo Di Caprio
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