Vuelta a España. Prima settimana: Froome in "roja", Nibali è vicino.

A sorpresa Froome in maglia rossa dopo la prima settimana.

Si è conclusa la prima settimana di questa Vuelta a España. Oggi giorno di riposo e domani si ricomincia già con le montagne, e un bell'arrivo in salita. Magari le montagne possono dare motivazioni al grande assente, fin qui: Igor Anton (Euskaltel). Ma vediamo nel dettaglio come sono trascorse le prime 10 tappe.

La prima tappa, inaugurale, a cronometro a squadre è stata vinta dalla Leoperd-Trek.

La seconda e terza tappa non hanno riservato sorprese, anche se nella terza Mark Cavendish (HTC) si è lamentato di una salita, segnalata di terza categoria, che a suo modo di vedere meritava di più.

Nella quarta tappa, la prima di montagna, il velocista inglese si ritira, e la tappa viene vinta da Daniel Moreno (Katusha).

La quinta tappa si chiude con uno strappo ripido e corto, e Joaquin "Purito" Rodriguez (Katusha) su arrivi del genere la fa da padrone, guadagnando secondi importanti, grazie anche agli abbuoni, sugli avversari diretti.

La sesta tappa si concludeva 4 km da una discesa, discesa in cui quattro uomini della Liquigas si ritrovano in testa al gruppo e decidono di attaccare staccando il gruppo. I quattro sono: Vincenzo Nibali, Sagan, Capecchi e Agnoli; a cui si aggiunge Pablo Lastras (Movistar). Il gruppetto riesce a tenere la testa della corsa e la Liquigas festeggia una favolosa vittoria di tappa, quando all'arrivo Peter Sagan taglia per primo il traguardo, seguito da Lastras e Agnoli. Proprio quest'ultimo toglie 8" di abbuono al suo capitano.

La settima tappa è ancora pianeggiante, nei chilometri finali cade Tyler Farrar (Garmin) e porta giù molti altri corridori, tra cui Nibali e Scarponi, che per fortuna non si fanno male, solo qualche contusione. La tappa la vince in volata Marcel Kittel (Skill).

L'ottava tappa era molto attesa per un arrivo inedito e molto duro: un ultimo km in salita e dritto. Il favorito è Rodriguez, ma il primo ad attaccare è Michele Scarponi (Lampre) non sale nemmeno male, ma Purito su questi arrivi è imbattibile, quando parte lascia tutti dietro, e così sarà.

La nona tappa è sempre di montagna, ma la Covatilla è una salita lunga e regolare. Il primo ad attaccare è Scarponi, Nibali gli va subito dietro, Rodriguez non risponde. Poi attacca Nibali e il suo attaco ha successo. Stacca Scarponi, che va in crisi, e anche Rodriguez. Gli va dietro Froome (Sky), gregario di Bradley Wiggins (Sky), e fa un ottimo lavoro recuperando su Nibali, che nel finale non ha più forze per disputare la volata, ma guadagna tanto in classifica generale.

Si arriva al giorno della cronometro individuale di 47 km, la decima tappa. La lotta per la vittoria di tappa è tra il campione del mondo a cronometro, lo svizzero Fabian Cancellara (Leopard), e il vincitore della cronometro del Tour, Tony Martin (Htc); mentre per la maglia rossa, del leader della Vuelta, la lotta è tra Nibali e Wiggins, che sono i più forti a cronometro tra gli uomini di testa.
La tappa va a Martin, un deludente Cancellara chiude quarto a 1' 27".
A sorpresa invece la maglia rossa va a Christopher Froome, autore di una bellissima cronometro.
Bene Wiggins, Nibali tiene. Mentre male Rodriguez e Scarponi, ma era prevedibile.


Simone Milioti


Nessun commento:

Posta un commento