Petzschner e Kohlschreiber coi trofei di Halle. (Daylife)
Si è conclusa la prima delle due settimane sull’erba che l’asfissiante calendario mette a disposizione dei giocatori per prepararsi a Wimbledon.
Come è usanza notare ogni anno, l’erba di Halle e del Queen’s è decisamente più veloce rispetto alla “terba” new generation che domina lo Slam più prestigioso. È un vero peccato che non si possa più notare con facilità l’enorme differenza teorica che intercorre fra la velocità della superficie parigina e quella londinese. È una questione di biodiversità. Come nel nostro pianeta è opportuno conservare quanto più possibile tutte le specie degli esseri viventi- la loro diversità è ricchezza-, anche nel tennis è necessario un ragionamento del genere. Il solo risultato che si può ottenere equiparando le superfici è una valanga di giocatori/automi fatti con lo stampino. Una sorta di “femminilizzazione” del tennis maschile.
Tornando ai tornei della scorsa settimana, segnaliamo la bella prestazione di Philipp Kohlschreiber a Halle. Non solo in finale contro il connazionale Philipp Petzschner (che si è dovuto ritirare in finale), ma anche durante tutti i turni che ha dovuto affrontare.
Bene Andy Murray al Queen’s, dove ha sconfitto Jo-Wilfried Tsonga in tre set. Il francese aveva estromesso dal torneo Rafael Nadal ai quarti di finale.
Qui uno strepitoso punto dello scozzese in finale.
Per quanto riguarda i tornei femminili, a Birmingham successo di Sabine Lisicki su Daniela Hantuchova; a Copenhagen vittoria della giocatrice di casa Caroline Wozniacki su Lucie Safarova.
Questa settimana di scena i tornei combined di ‘s-Hertogenbosch e Eastbourne.
Francesco Bondielli
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